
- Categoria : Cultura
- Anno : 2022 - 2023
- Location : Bergamo, Italia
- Dimensioni :3.000 mq
- Cliente : Fondazione Pesenti, Italmobiliare
- Incarico : Master Plan, Progetto architettonico
GRES ART 671 – Uno spazio per l’arte
GRES ART 671 – (l’architettura) TRA MEMORIA E ANTICIPAZIONE ESTREMA
GRES Art 671 è il primo edificio dell’ex comparto industriale GRES riconsegnato all’uso pubblico, anticipando il più ampio processo di rigenerazione urbana del sito produttivo dismesso.
L’area, pur apparendo periferica, si colloca lungo una storica arteria commerciale di Bergamo, collegamento tra la città murata e il territorio circostante. Storicamente, Bergamo è stata una città industriale: fino a cinquant’anni fa contava circa 100 attività produttive, alcune estese fino a 10 ettari. La città è figlia di questa esperienza industriale, oggi drasticamente ridotta, aprendo la necessità di interventi di rigenerazione.
Il progetto si muove in direzione opposta alla tabula rasa: non cancellare le tracce industriali, ma riconoscerne il valore materico e affettivo. La trasformazione prevede una lettura critica della preesistenza e l’individuazione di nuove possibilità d’uso, seguendo un principio secondo cui l’architettura influenza la funzione e sopravvive solo se in movimento, evitando stagnazione e congelamento tipici della cosiddetta “archeologia industriale”.
Lo spazio è destinato a eventi, installazioni artistiche e incontri con la città e il quartiere. Per liberare suolo pubblico e valorizzare la memoria storica, sono stati demoliti due edifici a nord, rivelando vecchie pavimentazioni industriali in pietra, cemento e gres, e rotaie integrate nella nuova pavimentazione.
Il nuovo giardino di 600 m², progettato con la paesaggista Laura Gatti, nasce per sottrazione: eliminando coperture e pavimentazioni, conservando solo le strutture originali. Il giardino rappresenta una stratificazione tra spazio interno e aperto, percepito come elemento originario, racchiuso e protetto, evocando l’etimologia del termine “giardino” come recinto e paradiso. Sedute disegnate ad hoc definiscono il bordo delle placche verdi e modellano il terreno, creando un’atmosfera intima e amplificando la luce naturale.
Il secondo volume ospita il nuovo soppalco e la lunga rampa pedonale, il “piano inclinato”, omaggio alla Fonction oblique di Claude Parent e Paul Virilio, che permette di percorrere lo spazio senza interruzioni e offre prospettive sempre diverse dello spazio espositivo. La facciata metallica dorata e riflettente testimonia il presente, dialogando con la memoria industriale e creando un foyer pubblico verso la piazza.
Lo spazio pubblico è ulteriormente arricchito dall’installazione Solis Silos del maestro Mario Nanni, con illuminazione progettata da Viabizzuno. L’opera offre un’esperienza sensoriale unica e definisce il nuovo sistema di illuminazione dello spazio pubblico, anticipando il completamento del progetto urbano.
GRES Art rappresenta così un modello di architettura contemporanea stratificata: architetture capaci di valorizzare il passato industriale, inserirsi nel tessuto urbano e rispondere alle esigenze degli abitanti contemporanei.